mercoledì 15 maggio 2019

La verità, vi prego, sul neoliberismo


Con la speranza di aver seminato un piccolo seme di senape, venerdì della scorsa settimana si è svolta presso la Sala convegni dell’Hostaria dei Savonarola di Occhiobello la presentazione del nuovo libro di Alberto Mingardi “La verità, vi prego, sul neoliberismo”.
Un’occasione in cui si è potuto parlare con l’autore di argomenti di estrema attualità quali la storia del liberismo, su quanto liberismo c’è nella nostra società, sulla presenza dello stato nel mercato, oltre che di economia politica, di globalizzazione, di immigrazione e di Europa.
Argomenti di estrema importanza, che grazie ai contributi del dott. Vittorio Morello, del dott. Carlo Saccon e dell’ing. Marco Bizzi si è cercato di interpretare le politiche economiche del nostro territorio polesano.

lunedì 15 aprile 2019

Lavoro, piano Di Maio per ridurre l'orario


Come può funzionare il sistema che sta alla base del reddito di cittadinanza? In particolare, come sarà possibile offrire opportunità di lavoro ai sussidiati, se il lavoro manca.
Ecco la nuova proposta dei pentastellati: lavorare meno, liberare posti di lavoro e provvedere a nuove assunzioni utilizzando il reddito di cittadinanza.
Alla base di tutto questo sistema perverso c’è la convinzione da parte dei nostri politici, che nel mondo esista solo una determinata quantità di lavoro e che, non potendo crescere grazie a modi più nobili di lavorare, dovremmo almeno predisporre alcuni piani per ripartirla fra il maggior numero di persone.
Ma chi sostiene questa perverso sistema (reddito di cittadinanza, salario minimo e riduzione dell’orario di lavoro) aggrava sempre i costi di produzione e conduce invariabilmente a una diminuzione del rendimento del lavoro e della stessa produzione.  
Sicuramente tutto ciò porterà inoltre ad una inclusione di una nuova tassa sulle ore supplementari di lavoro (già sperimentata in altri stati).
Quali sarebbero le vere conseguenze di simili piani, se tutto ciò diventasse realtà?

domenica 14 aprile 2019

Il neoliberidmo

In un mondo in cui ogni giorno si alzano nuovi muri e lo scontro politico si fa sempre più acceso, un nemico comune unisce destra e sinistra, populisti e democratici, reazionari e progressisti. Che siano le aziende a delocalizzare, l’«immigrazione selvaggia», la precarietà del lavoro o il diffondersi del virus Ebola, il libero mercato, il capitalismo o, nella sua definizione più abusata, il «neoliberismo» è il capro espiatorio perfetto per tempi confusi, l’elefante nella stanza che tutti, quando ce n’è bisogno, additano. 
A livello sia mediatico sia politico, il pregiudizio verso questo presunto ordine mondiale dipinge una realtà governata in segreto da una spettro di economisti responsabile della distruzione di ogni garanzia sociale e di aver arricchito una ristretta cerchia di speculatori senza scrupoli, a scapito del novantanove percento del mondo. 
La soluzione per ovviare a queste tragedie sarebbe sempre la stessa: più leggi, più controlli, e quindi più Stato. Per sfatare la presunzione di chi pretende di saperne di più di milioni di persone che ogni giorno comprano e vendono beni e servizi, Alberto Mingardi ridimensiona il mito del mercato pervasivo e tirannico, e ripercorrendone la sua vera storia mostra come in realtà, nell'ultimo decennio, di politiche neoliberiste ce ne siano state meno di quanto si crede. Il che è paradossalmente un problema: è a quel poco di neoliberismo, infatti, che dobbiamo crescita e prosperità.
Venerdì 10 Maggio alle ore 18,00 presso la sala congressi di Historia dei Savonarola (Hotel Unaway) ad Occhiobello si terrà la presentazione del libro “la verità, vi prego, sul neoliberismo” con la presenza dell’autore.
Alberto Mingardi è stato tra i fondatori ed attualmente direttore dell’Istituto Bruno Leoni “IBL”; è ricercatore di Storia delle dottrine politiche all'università IULM di Milano. E’ esperto di filosofia politica ed ha curato molteplici pubblicazioni. 

L’incontro è organizzato da “un Fiume di libertà” un blog contenitore di pensieri libertari del polesine. Durante la presentazione del libro oltre all’autore, Alberto Mingardi, saranno presenti il dott. Morello Vittorio, imprenditore locale, il dott. Carlo Saccon e Marco Bizzi, ideatore del blog ed organizzatore dell’evento.
L’incontro si propone lo scopo di divulgare anche in Polesine, gli ideali libertari per interpretare l’attuale situazione socio-economica del Polesine. Un territorio che nonostante i molteplici finanziamenti riversati da regione, Stato, Unione europea non è riuscito ad agganciarsi alla realtà economica del nord est.

Sarà un’occasione, per i futuri candidati alle elezioni politiche locali, di poter acquisire nuovi strumenti e idee per affrontare con responsabilità il loro mandato amministrativo; mettendo al primo posto la libertà individuale.
L’incontro sarà un punto di partenza, seguiranno altri incontri in particolare nel mese di giugno verrà presentato un secondo libro “Il conte di Montecrypto” di Leonardo Facco Ed. Tramedoro; un’occasione per discutere della situazione del Venezuela e di Bitcoin. Tanta carne al fuoco, molte idee per ricercare la libertà in modo consapevole e responsabile.

lunedì 11 marzo 2019

La verità, vi prego, sul neoliberismo.






































In un mondo in cui ogni giorno si alzano nuovi muri e lo scontro politico si fa sempre più acceso, un nemico comune unisce destra e sinistra, populisti e democratici, reazionari e progressisti. Che siano le aziende a delocalizzare, l’«immigrazione selvaggia», la precarietà del lavoro o il diffondersi del virus Ebola, il libero mercato, il capitalismo o, nella sua definizione più abusata, il «neoliberismo» è il capro espiatorio perfetto per tempi confusi, l’elefante nella stanza che tutti, quando ce n’è bisogno, additano. A livello sia mediatico sia politico, il pregiudizio verso questo presunto ordine mondiale dipinge una realtà governata in segreto da una Spectre di economisti responsabile della distruzione di ogni garanzia sociale e di aver arricchito una ristretta cerchia di speculatori senza scrupoli, a scapito del novantanove percento del mondo. La soluzione per ovviare a queste tragedie sarebbe sempre la stessa: più leggi, più controlli, e quindi più Stato. Per sfatare la presunzione di chi pretende di saperne di più di milioni di persone che ogni giorno comprano e vendono beni e servizi, Alberto Mingardi ridimensiona il mito del mercato pervasivo e tirannico, e ripercorrendone la sua vera storia mostra come in realtà, nell’ultimo decennio, di politiche neoliberiste ce ne siano state meno di quanto si crede. Il che è paradossalmente un problema: è a quel poco di neoliberismo, infatti, che dobbiamo crescita e prosperità.


venerdì 1 giugno 2018

EUROPA CHE VORREI


L’Unione Europea pone le sue origini su fondamenta di tipo liberale: una grande zona di libertà economica basata sulla libera circolazione di persone, beni e capitali.
Con L’Euro è stato fatto un passo in avanti nella direzione giusta (che ne dicano i saccenti economisti e politici di basso rango). L’adozione di questa moneta, seppur di natura fiat (non legata all’oro) rappresenta una discreta approssimazione di una moneta solida come era una volta l’oro (non manipolabile dagli stati).

domenica 4 marzo 2018

BUON VOTO


In questa campagna elettorale tutte le forze politiche puntano ad iniziative che possano aumentare l’occupazione al lavoro.
Viene da sé che l’aumento dell’occupazione dipende dalla crescita economica. E affinché ci sia crescita economica occorre che ci sia una compresenza armoniosa di tre forme di capitale.






sabato 20 gennaio 2018

Salviamoci dagli Italopitechi

Da alcuni mesi, nei ritagli di tempo, sto cercando di analizzare, studiare e capire la filosofia politico-economica che sta alla base del sistema Bitcoin. 
Giorno dopo giorno scopro che è un nuovo paradigma fantastico, con notevoli potenzialità future; dove le responsabilità individuali giocano un ruolo fondamentale in quanto trattasi di un sistema pienamente libero.
Però c’è qualcosa che mi spaventa enormemente e che mi rende incredulo sul nostro futuro. Orbene mi sono reso conto che i nostri economisti mainstream italiani, europei, mondiali, premi nobel (quelli che oggi vanno di moda in tv e consigliano i nostri politici) … non sanno un cazzo; scusate. Questa è gente che ha terminato di studiare ed approfondire e dalle loro cattedre sentenziano la fine delle criptovalute.