mercoledì 12 agosto 2015

Come tentare di risolvere il problema immigrazione

Il problema è assai complicato e solamente la storia ci può dare qualche suggerimento; certo non lo risolveranno sicuramente i “piazzisti da quattro soldi che pur di avere consensi sulla gente, dicono cose straordinariamente insulse (Nunzio Galatino)”.
Quando oggi discutiamo degli immigrati clandestini, non bisogna dimenticare che le nostre condizioni di vita dal diciottesimo alla prima metà del ventesimo secolo erano uguali se non peggiori. A quei tempi gran parte della popolazione che dalla campagna migrava verso le città o verso altri stati  era semplicemente costituita da poveri ai cui bisogni il sistema non provvedeva in alcun modo.
Anche allora come oggi, il problema per la classe borghese era lo stesso: non si sapeva cosa fare. In Inghilterra (durante la rivoluzione industriale) la paura era di rimanere senza materie prime, visto il sovraffollamento delle città industrializzate. La nobiltà al potere e i regimi non avevano assolutamente idea di come migliorare la condizione in cui si trovavano i paesi europei.  
Alcuni piazzisti dell’epoca, dopo aver agitato le masse ed aver preso il potere, avevano avuto l’idea di eliminare o respingere qualche etnia per fare spazio….


Da questa grave situazione sociale l’unico sistema che è riuscito a porre rimedio è stata la società capitalizzata libera e moderna. Alcuni di questi reietti, di questi poveri, cercarono di organizzarsi con altri per allestire piccole botteghe per la produzione di qualche bene. Altri hanno trovato lavori, anche a basso costo, e sono riusciti a ritagliarsi una vita dignitosa e contribuire alla nuova società libera e multietnica.
Questa trasformazione in parte sta già avvenendo anche ai giorni nostri, seppur limitata dalla nostra smania di sentirci derubati, privati di una terra.
Esempi concreti:
  • Il settore tessile è stato in parte occupato dalle comunità cinesi, che con la produzione di  beni a costi minori,  soddisfando in miglior modo i bisogni di tutti.  Ciò ha richiesto la trasformazione della nostra industria del tessile orientandola verso prodotti di miglior qualità.
  • Nel settore edilizio si sono introdotte imprese con imprenditori e lavoratori dell’est, calmierando così i costi di costruzione; anche in questo caso le nostre imprese di costruzioni hanno dovuto  trasformarsi e migliorarsi.
  • Attualmente le comunità cinesi stanno gestendo gran parte dei bar e ristoranti che noi non saremmo in grado di gestire visto i costi elevati.

      Questi esempi evidenziano che una  società moderna, se lasciata libera, è in grado di provvedere alla regolazione dei flussi migratori ed placare i nostri eccessi.
Se noi blocchiamo l’evoluzione temporale della nostra società che autoregola i flussi migratori non riusciremo mai a risolvere questo grande problema.
Di seguito elenco alcune problematiche che bloccano questa evoluzione temporale della nostra società:
·         estrema sindacalizzazione del lavoro 
·         istigazione delle masse contro gli immigrati
·         politica di gestione dei flussi immigrazione assente e non programmata
·         tolleranza verso stati illiberali e dittature militari
·         ghettizzazione delle etnie
·         chiusura del mercato economico
·         mancata alfabetizzazione e formazione di massa degli immigrati
·         mancata formazione della cultura della nostra società agli immigrati
Oggi gli immigrati provenienti dall’africa sub sahariana non riescono ad integrarsi perché l’Italia ed i paesi del mediteranno europeo i nostri governi non vogliamo aprire settori economici in cui loro potrebbero in parte inserirsi. Esempi di questo sono costituiti dal settore della manodopera, un settore chiuso dall’estrema sindacalizzazione del costo del lavoro.  La filiera agroalimentare, l’industria pesante meccanica, ecc.. potrebbero trarne vantaggio in termini di costi e  competitività.
La domanda consueta di chi non vede oltre i propri occhi sarebbe: “ma essi rubano il lavoro a noi italiani? Non è possibile!” Questo potrebbe essere vero se la nostra società non si evolverà temporalmente.
Affidando il lavoro a basso costo (settore agricoltura, meccanica pesante, facchinaggio, costruzioni, ecc….) riusciremo ad essere maggiormente competitivi e il nostro sistema economico ne trarrebbe vantaggio. Si formerebbero nuovi settori più specializzati con nuovi posti di lavoro più qualificanti.
Non si tratta di creare nuovi schiavi; si tratta di garantire una scala di risalita che possa ridare dignità a delle persone che attualmente si trovano agli estremi della povertà e degrado sociale.
Questo darebbe modo di togliere persone dall'illegalità
(spaccio, prostituzione, furti, ecc..). Darebbe modo di creare delle comunità di persone con la quale collaborare per la gestione delle problematiche sociali. I loro figli studierebbero e magari ritornerebbero nei loro paesi di origine e, con la forza della cultura ed intelligenza, porterebbero la democrazia e qualcosa di più che è la libertà.
Noi ci siamo abituati a volere domani quello che desideriamo oggi; purtroppo non è cosi. Ci vuole tempo molto tempo ma soprattutto programmazione e coraggio.

L’alternativa è andare in piazza con i quattro piazzisti a protestare semplicemente perché non li vogliamo, consapevoli che non se ne andranno …

Nessun commento:

Posta un commento